Sul filo della comunicazione
SUL FILO DELLA COMUNICAZIONE
L’idea che l’immagine chiarisca ogni dubbio, comunichi in modo diretto e tolga ogni equivoco, è molto diffusa. La facilità di accesso alle immagini e alle informazioni fornita dalle nuove tecnologie, e in modo particolare dai social network così largamente utilizzati, favorisce questa idea, non fosse altro che per la velocità con la quale le immagini vengono trasmesse, commentate e condivise. Tutto è evidente, trasparente, e on line. Senza inibizione, senza silenzio, senza racconto. La standardizzazione della comunicazione, la sua banalizzazione o addirittura la sua cancellazione, trae con sé un inevitabile inaridimento nella nostra società. E mina la relazione, la collaborazione, l’ospitalità e l’accoglienza. Così la frontiera, per come viene rappresentata dal pregiudizio, anziché essere la soglia della tolleranza, diventa il muro della sordità. La comunicazione non è mera trasmissione di dati, richiede costante impegno, interrogazione, e sforzo costruttivo. Perdere questa battaglia di civiltà, che è battaglia innanzitutto culturale, è una sconfitta per ciascuno.
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