Robert Levy – La psicanalisi e l’invenzione dei bambini
LA PSICANALISI E L’INVENZIONE DEI BAMBINI – ROBERT LÉVY
Nel suo lavoro, Lévy mette in discussione l’attitudine a marchiare come definitivi i disagi dei bambini e
la contabilizzazione e nomenclatura con cui si pre-determina lo stato futuro delle patologie di cui il bambino
soffrirà da adulto. I bambini introducono un altro tempo, manifestano disturbi che nella stragrande
maggioranza dei casi sono solo momentanei e la cui classificazione, anzi, non è di alcun interesse a fini
terapeutici. I bambini hanno enormi capacità di trasformazione dei loro sintomi. Per questa ragione
medicalizzare l’infanzia equivale a medicalizzare l’inconscio, negandolo. “Il solo consiglio che posso dare
è che, con i bambini, niente è mai deciso in anticipo. C’è sempre la possibilità di un cambiamento e non
esiste per loro un avvenire prestabilito. Anche nel caso in cui un bambino presenti disturbi importanti,
non è possibile prevedere come questo bambino sarà fra 5, 10 o 15 anni”, spiega Robert Lévy.
“Sfortunatamente ciò con cui ci confrontiamo in questo momento è la volontà tutta politica di prevedere
l’avvenire del bambino per determinare lo stato futuro delle patologie. Al contrario, esistono solo disturbi
momentanei, che possono essere cambiati e trasformati”. La nomenclatura con cui vengono fissate le patologie
non è altro che un modo di classificare i bambini in categorie fisse. Il sintomo del bambino, invece, introduce
la parola nelle famiglie: “Troppo spesso il sintomo per il quale erano venuti scompare e appare qualcosa che
per i genitori diviene il loro problema – scrive l’autore – problema di coppia oppure personale che non aveva
potuto dirsi prima, ma che finalmente può dirsi, grazie all’arrivo del bambino”.
Robert Lévy é direttore scientifico di un Centro Medico Psico-Pedagogico a Parigi e ricercatore associato presso
il Laboratorio di Psicanalisi e Psicopatologia Clinica dell’Université de Provence Aix-Marseille; è co-fondatore
dell’Associazione di psicanalisi Analyse Freudienne, e promuove l’insegnamento della psicanalisi in Francia,
Spagna, Cile, Argentina; é direttore dell’omonima rivista Analyse Freudienne Presse.