Tempo di morire – Krzystof Zanussi
TEMPO DI MORIRE – KRZYSTOF ZANUSSI
Discendente da una famiglia di origine italiana, frequentò la nota scuola superiore di cinematografia di Lòdz,
dove nel 1966 ottenne il diploma con il cortometraggio Morte di un provinciale, premiato in diverse manifestazioni
internazionali. Nel 1968 realizzò due telefilm: Faccia a faccia e L’esame. Il suo esordio nel lungometraggio avvenne
nel 1969 con La struttura di cristallo acuto apologo sulla dialettica tra morale e scienza. Ancora uno scienziato,
e precisamente un ingegnere, è al centro di Vita familiare (1971), nuova sottile descrizione della dialettica tra il
vecchio e il nuovo, tra il passato e il presente. Del 1971 è il mediometraggio televisivo Dietro la parete, uno film
intimista e psicologico. Il successivo Illuminazione (1972) ha per protagonista uno studente di fisica che viene
seguito durante gli anni cruciali della sua maturazione psicologica e sociale. Con Bilancio trimestrale (1975) viene
affrontato il tema della condizione femminile nella Polonia contemporanea. In Colori mimetici (1976) denunciò
il cinismo di un notabile universitario. In Germania, dove lavorò moltissimo con la televisione, realizzò il suo primo
film storico, Strade nella notte (1979). In Polonia, sull’orlo della crisi politica che doveva portare alla caduta del
comunismo, realizzò una serie di film dai titoli asciutti come il suo stile: Spirale (1978), Costante e Contratto (1980),
Imperativo (1982), premiato a Venezia. Nel 1984 con L’anno del sole quieto ha vinto il Leone d’Oro.
Dopo essersi dedicato al teatro è tornato al cinema nel 1988 con Wherever You Are, ambientato a Varsavia durante
la guerra. Fra le opere successive si ricordano Leben für Leben-Maximilian Kolbe (1990), Along Conversation
with a Bird (1991), The Silent Touch (1992), At the Full Gallop (1997). Lo stesso anno ha realizzato la trasposizione
cinematografica della pièce teatrale di Karol Woityla Our’s God Brother.
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